Alfonso Lombardi
Alfonso Lombardi, conosciuto anche come Alfonso Cittadella o Alfonso da Ferrara (Ferrara, 1497 circa – Bologna, 1537), è stato uno scultore e medaglista italiano attivo soprattutto a Bologna dove, malgrado l'esistenza relativamente breve, eseguì molte opere, per lo più tuttora presenti nelle chiese più importanti della città.
Giorgio Vasari ha dedicato un intero capitolo delle sue Vite alle attività artistiche e alle (non sempre edificanti) vicende personali del Lombardi, segno della fama di cui egli godette nel suo tempo. Verosimilmente Alfonso si trasferì a Bologna quando era appena ventenne. Sua è la statua in terracotta dipinta in finto bronzo, che si trova a Palazzo d'Accursio, nella Sala d'Ercole raffigurante Ercole che abbatte l'Idra di Lerna, commissionatagli nel 1519, a ridosso della restaurazione pontificia nel governo della città. Altra opera di carattere pubblico è costituita dalle statue dei Quattro Santi Protettori di Bologna poste sotto il voltone del palazzo del Podestà.
Nel 1522, sempre a Bologna, fu incaricato di realizzare per l'oratorio di Santa Maria della Vita un gruppo scultoreo di 14 statue raffigurante il Transito della Vergine, da molti considerato la sua opera più bella. In effetti, in queste sculture, Alfonso si dimostra al corrente delle novità classiciste provenienti da Firenze e Roma e cerca di prendere a proprio modello lo stile di Raffaello e di Michelangelo.
Solamente poco più tardi (ca. 1524) è il Compianto sul Cristo morto realizzato per la cattedrale bolognese di San Pietro. In quest'opera il Lombardi si mostra valido continuatore della tradizione emiliana della scultura in terracotta, che si era espressa al meglio nei gruppi dei mortorii. Egli attenua tuttavia i toni popolari di Guido Mazzoni e quelli angosciosi di Niccolò dell'Arca per assumere aspetti più misurati. Le differenze stilistiche con il gruppo del Transito della Vergine hanno portato qualche critico a metterne in discussione l'attribuzione.
A Bologna lavorò anche nella fabbrica di San Petronio, realizzando alcune formelle per il portale sinistro della basilica.
Fu attivo anche a Ferrara (suoi sono i busti degli Apostoli, ora nella cattedrale della città), a Castel Bolognese (Gruppo del Calvario nella chiesa di San Petronio), a Faenza (Gruppo della Madonna col Bambino e i santi Giovanni Evangelista e Giovanni Battista ora nella Pinacoteca Civica) e in altre città emiliane.