Villa Wolkonsky è la residenza ufficiale dell'ambasciatore britannico in Italia. Si trova a Roma, immersa in una proprietà che copre undici ettari della collina dell'Esquilino, appena dentro le Mura Aureliane, non lontano dalla Basilica di San Giovanni in Laterano. Al suo interno si trovano le trentasei arcate dell'acquedotto di Nerone, costruito dall'imperatore come raccordo all'Acquedotto Claudio del 52 d.C. per rifornire con l'acqua proveniente da Subiaco la Domus Aurea ed il ninfeo presso il tempio del Divo Claudio. Sono presenti anche tombe romane.
L'importanza della Collezione Wolkonsky, oltre 350 reperti marmorei romani di età imperiale, risiede nella quantità e varietà dei reperti (quasi tutti provenienti da sepolture, in buona parte da quelle scavate lungo l'acquedotto, appartenenti alla vasta Necropoli dell'Esquilino e di epoca compresa tra il I secolo a.C. e il III secolo d.C.). Numerosi i singoli reperti di grande valore storico-artistico, come ad esempio i ritratti funerari, tra cui spicca quello dei Servilii, i sarcofagi decorati a bassorilievo - notevole quello a Ghirlande (foto) e quello con la Corsa delle Bighe -, la statua di Athena Parthenos e infine, il Satiro Musico, bellissima statua a grandezza naturale ricomposta da 15 frammenti rinvenuti in ordine sparso nel giardino. Il satiro è stato l'ultimo reperto in ordine di tempo ad essere restaurato e il primo che si può ammirare entrando nel nuovo Museo delle Serre.