Nel percorso espositivo del Museo sono raccolte le opere più notevoli provenienti dall’edificio e dagli scavi al suo interno, organizzate per restituire intorno ad esse gli aspetti salienti per la comprensione del monumento, attraverso espansioni ipertestuali e ipermediali, anche per comunicare contenuti di fortuna del Colosseo nella storia della cultura.
L’abbrivio è dato dalla sezione sull’architettura con la presenza di parti per il tutto, capitelli e frammenti di transenne, con la suggestiva ricostruzione dei vomitoria. Contestualmente si richiama la forza del monumento come modello di architettura nei secoli.
Una sezione successiva illustra il funzionamento dell’anfiteatro e dà conto della vita quotidiana al suo interno attraverso plastici e reperti esposti in teca. La campata seguente ospita, attraverso la presentazione dei graffiti, mosaici e rilievi, il mestiere del gladiatore e soggetti di venationes, enfatizzati con immagini potenti da Gérôme a Scott. L’altro lato è dedicato agli spettatori con i loca senatori le cui iscrizioni sono rese parlanti insieme a uno schema della divisione dei posti a sedere sulle gradinate.
Uno straordinario repertorio di marmi descrive il ricco apparato scultoreo del monumento per il quale, ove possibile, sono suggerite visivamente le originarie collocazioni. Seguono approfondimenti sul Colosseo nel Medioevo e sulla “cristianizzazione” e, come controcanto, l’evocazione di un Colosseo “magico” e demoniaco. Alle “frondose arcate” delle vedute romantiche e degli scritti da Grand Tour risponde la ricostruzione “filologica” del plastico del Lucangeli. Chiude il percorso la sezione sul riuso ideologico del monumento divenuto simbolo del nuovo impero negli anni del regime.