Il Museo Archeologico di Vereto (MAV) è allestito nelle sale di Palazzo Romano, edificio nobiliare che fu dimora di Liborio Romano, giurista e politico salentino, deputato nel primo Parlamento italiano dal 1861 al 1865.
Il museo nasce nel 2011 con la mostra “Archeologia a Palazzo Romano: la storia incontra la città di Patù” realizzata dall’allora Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia in occasione della riapertura al pubblico del Palazzo appena restaurato. Il nuovo allestimento inaugurato nel giugno 2023 ha comportato un incremento della collezione archeologica in esposizione e un re-styling dell’apparato descrittivo.
L’insediamento antico di Vereto, abitato messapico e in seguito municipium romano, sorgeva sul rilievo calcareo allungato, localmente chiamato “serra”, che con i suoi 120 metri di altezza domina per largo tratto il territorio di Patù.
La prima sala del Museo da avvio al racconto della lunga storia insediativa di Vereto con l’esposizione di alcune iscrizioni in lingua messapica che riportano i primi segni di scrittura, testimonianza della vasta rete di scambi di idee, conoscenze e saperi che ha coinvolto la terra dei Messapi nei secoli più significativi della sua cultura.
Gli oggetti d’uso quotidiano, testimonianze della cultura materiale delle comunità antiche, sono esposti nella Sala 2 accostando le pratiche di un tempo passato ad usi contemporanei. La grande mappa a parete conduce, poi, alla scoperta delle aree d’abitato, dei luoghi di culto e dei contesti di ritrovamento dei materiali archeologici.
Tema del racconto nella terza sala sono i rituali di fine vita. La deposizione dei defunti appartenenti alle élites messapiche e ai cittadini della città romana sono testimonianza del potere sociale ed economico delle comunità antiche: i materiali esposti, che provengono dalle necropoli veretine, raccontano cerimonie e usi funerari.