Valentin de Boulogne, noto anche con la grafia de Boullogne o come Le Valentin (Coulommiers, 3 gennaio 1591 – Roma, 19 agosto 1632), è stato un pittore francese, interprete del tenebrismo e considerato il più grande dei Caravaggeschi.
Nato nell'Ile de France a Coulommiers nel 1591 e proveniente da una famiglia di artisti italiani, dopo l'apprendistato in Francia, Valentin de Boulogne si trasferì nel 1612 a Roma dove fu attratto dalla pittura di stampo caravaggesco, allora dominante.
A Roma ottenne la protezione di illustri committenti quali i Barberini e grazie all'appoggio del cardinal nepote Francesco, nipote di Urbano VIII, egli ricevette l'incarico di lavorare accanto a nomi prestigiosi come Simon Vouet, suo presunto maestro, e Nicolas Poussin; per la basilica di San Pietro ha eseguito quella che è la sua commessa più prestigiosa, Il martirio dei Santi Processo e Martiniano (1629).
Francesco Barberini gli affidò nel 1626 l'incarico di dipingere la monumentale Allegoria di Roma, che oggi si trova a Roma all'Istituto finlandese, Villa Lante.
Frequentatore di taverne, dipinse molto spesso scene di osteria, concerti e scene di gioco, caratterizzate da un potente naturalismo di memoria caravaggesca. Insieme ad altri artisti, quali Nicolas Poussin, Alessandro Turchi e Giovanni Lanfranco fu implicato nello scandalo legato a Fabrizio Valguarnera e come tale fu chiamato a processo. Il Valguarnera era un medico che si macchiò di furto ed assassinio: rubò infatti un'ingente partita di diamanti e pietre preziose con le quali commissionò o saldò nel 1631 alcuni dipinti che aveva ordinato agli artisti suddetti.