Meliore di Jacopo
Meliore di Jacopo (Firenze, tra il 1230 e il 1240 – 1285) è stato un pittore italiano attivo nella seconda metà del XIII secolo.
Di origine fiorentina, è uno dei pochi pittori del Duecento ad essere testimoniati con documenti storici contemporanei e ad aver firmato alcune opere la cui attribuzione è quindi certa.
Fu P. Bacci a collegare il Migliore dipintore, populi Sancti Jacobi tra le fosse, che compariva nella lista dei cittadini fiorentini che avevano preso parte alla Battaglia di Montaperti nel 1260, con il pittore che si era firmato MELIOR nel dossale conservato alla Galleria degli Uffizi, recante la data 1271. Sicuramente Meliore aveva già iniziato la sua attività nel 1260 se in quell'elenco figurava quale uno dei più apprezzati maestri attivi nella città di Firenze.
Sono stati individuate come opere giovanili, risalenti agli anni '50 e '60 del Duecento, il dossale con la Madonna col Bambino in trono fra i Santi Pietro e Paolo della pieve di San Leolino a Panzano in Chianti, la Madonna Stoclet, già nella Collezione Langton-Douglas a Londra, poi nella Collezione Adolphe Stoclet a Bruxelles e in seguito apparsa in vendita da Sotheby's nel 1965 e la Madonna col Bambino all'Art Institute of Chicago. Queste opere sono influenzate da stilizzazioni in schemi geometrici come nel Maestro del Bigallo, nel cui ambito deve essere avvenuta la sua formazione artistica.
Le opere successive sono state ricostruite attorno ad un'opera chiave firmata e datata 1271, il già citato dossale custodito agli Uffizi, raffigurante un Cristo benedicente tra san Pietro, la Vergine, san Giovanni Evangelista e san Paolo, con un nuovo linguaggio artistico con il quale si indica generalmente la maturità di questo artista, con dei particolari caratteri fisionomici, ai quali rimase sempre fedele, e da alcuni raffinati grafismi e lumeggiature dei panneggi, simili ad alcune decorazioni di Cimabue, che decorano minuziosamente l'immagine, ma inevitabilmente ne appiattiscono la composizione.
Datata tra il 1270 e il 1275 è la Madonna con Bambino e due angeli conservata nel Museo di arte sacra di Certaldo e proveniente dalla vicina chiesa di Santa Maria a Bagnano. La tavola è in ottimo stato di conservazione: ha beneficiato di restauri molto superficiali solamente nel 1935 - 1936 e nel 1972. In occasione della mostra L'arte a Firenze nell'età di Dante, tenutasi alla Galleria dell'Accademia di Firenze nel 2004, è stata rimossa la brutta e anonima cornice: adesso è possibile vedere, in luogo della cornice, alcuni brani della pittura originale senza che essa abbia mai subito alcun intervento di restauro. Inoltre, nella parte alta della tavola è possibile, adesso, indovinare la forma originale della tavola stessa, la quale era dotata di una cuspide che però è andata perduta.
Opera più tarda è la Madonna col Bambino in trono e due angeli conservata nella chiesa di Santo Stefano a Montefioralle (Greve in Chianti) (1270-1275 circa), dove si riscontra un'ulteriore maturazione artistica, con una maggiore spinta verso l'espressività e con un senso dello spazio un po' più definitivamente tridimensionale.