Giuliano Presutti
Giuliano Presutti anche Persciutti o Presciutti o Giuliano da Fano (attivo dal 1490 a Fano – al 1557 ad Ancona) è stato un pittore italiano. Lavorò nelle Marche e in Umbria.
Giuliano è stato il pittore più in vista della famiglia Presciutti, che operò nella Fano del Cinquecento. «Giuliano, a lungo confuso con i componenti di un'altra famiglia pittorica locale, Bartolomeo Morganti e suo figlio Pompeo, fu un pittore di raffinate desunzioni da Perugino e Giovanni Santi (entrambi attivi a Fano alla fine del Quattrocento) e di consonanze con Antonio Solario». La confusione tra Giuliano Presutti e l'altra famiglia di pittori fanesi Morganti viene da lontano. Giorgio Vasari nella Vita di Taddeo Zucchero parla di un Pompeo da Fano con il quale il giovanissimo Taddeo ebbe il primo approccio, peraltro non positivo, col mondo della pittura. L'identità di Pompeo Presciutti da Fano, precisata da Antonio Becci nel 1873 «oggi ci appare quale frutto di un'arbitraria commistione tra gli esponenti della scuola fanese del Cinquecento Giuliano Presciutti e Pompeo Morganti». In seguito è emerso comunque che è a Pompeo Morganti che il suo amico Ottaviano Zuccari lascia a bottega il figlio Taddeo di dieci anni.
Bonita Cleri (1994) attribuisce la Gloria di Santa Maria Maddalena (1523), nel Duomo di Gubbio, a Timoteo Viti con la collaborazione di Giuliano Persciutti. Dipinse una pala d'altare con la Comunione degli Apostoli (circa 1538-1546) a San Domenico in Gubbio che fu restaurata nel 2010. Dal 1515 al 1527 svolse un'intensa attività a Gubbio, luogo dove lo ritroviamo ancora nel 1532 a dipingere una Visitazione in San Pietro Paolo Ervas colloca, da un punto di vista temporale, nel periodo eugubino la Madonna col Bambino in trono e i santi Giacomo, Paterniano e Francesco nella frazione di Pierantonio (Umbertide).
