Giovan Battista Langetti (Genova, 1625 – Venezia, 22 ottobre 1676) è stato un pittore italiano.
Della sua giovinezza si hanno scarse notizie, provenienti principalmente dai registri della parrocchia di Santa Sabina dove visse. Nacque da Giovanni Cesare e da Chiara Bagutti ed ebbe tre fratelli più grandi. Tra i padrini di battesimo dei fratelli Langetti figurano il pittore Giovan Battista Carlone ed Ersilia Castello, figlia di Bernardo Castello e moglie di Giovanni Carlone, fratello di Giovan Battista e anch'egli pittore; risulta quindi evidente che tra i Langetti e i Carlone ci fosse uno stretto legame e si può ipotizzare che il padre di Giovan Battista Langetti svolgesse una professione attigua al mondo della pittura.
Rimasto orfano in tenera età (la madre, già vedova, morì nel 1639), è ragionevole supporre che il giovane Langetti sia stato assistito proprio da Giovan Battista Carlone ma non esistono delle testimonianze precise al riguardo. Non ci è pervenuto neppure qualche segno di una sua prima produzione genovese, il che avvalorerebbe quanto detto da Marco Boschini, il quale parla di un soggiorno a Roma durante il quale entrò nella bottega di Pietro da Cortona.
L'evento di fondamentale importanza nella vicenda artistica del Langetti è il suo trasferimento a Venezia, città nella quale visse il resto della sua vita e ove si affermò come uno dei migliori pittori del suo tempo.
Luigi Lanzi coniò per il Langetti l'appellativo di Principe dei Tenebrosi. Denominazione che allude sicuramente al naturalismo riberesco, caratterizzato dal marcato chiaroscuro, introdotto in Laguna dal Langetti ed ulteriormente rafforzato con l'arrivo a Venezia di Luca Giordano, che del Ribera era stato diretto allievo. Il pittore genovese fu il primo a reagire alle novità introdotte dal grande pittore napoletano.