Gioacchino Martorana (Palermo, 19 agosto 1735 – 27 novembre 1779) è stato un pittore italiano.
Figlio del pittore Pietro Martorana, dal quale ricevette i primi insegnamenti, è stato un pittore italiano del classicismo e rococò a Roma e in Sicilia. Nel 1749 si recò a Roma per apprendere nella bottega artistica di Sebastiano Conca, indirizzato da Giuseppe Vasi, discepolo del padre. Fu poi allievo del Marco Benefial, che era Accademico di San Luca, sempre grazie alla segnalazione del Vasi, di cui sposò la figlia Caterina.
A Roma esegue i dipinti su tavola della Chiesa di Santa Dorotea. Nel 1759 ritornò a Roma per rimanervi fino ai primi anni sessanta, per tornare poi in Sicilia. Dal 1764 risulta attivo nel capoluogo isolano dove ha commissioni per chiese e palazzi nobiliari. È l'anno in cui firma e data gli affreschi allegorici di Palazzo Asmundo, i quali inneggiano alla giustizia terrena e divina, con intento di magnificare il ruolo di presidente di giustizia del committente Giuseppe Asmundo Paternò. Realizza anche gli affreschi di Palazzo Natoli, in cui rappresenta il periplo eroico della famiglia del marchese Vincenzo Natoli, che li farà realizzare in onore della moglie.
Inizialmente basato sul classicismo romano di Carlo Maratta e Sebastiano Conca, si trasferisce a uno stile di pittura che unisce il rococò francese sensuale ed elegante con la robustezza dell'arte siciliana.