Giacinto Platania
Giacinto Platania (Acireale, 13 ottobre 1612 – Acireale, 10 luglio 1691) è stato un pittore, decoratore e ingegnere italiano, annoverato quale uno dei maggiori pittori e decoratori siciliani del XVII secolo.
La pittura del Platania fu caratterizzata da un uso accorto di accenti particolarmente realistici ed estrosi inoltre spesso amava ritrarre nelle sue opere scorci di Acireale o della zona etnea, cosa che secondo alcuni dimostra come fosse fortemente legato al proprio territorio. Oltre ad essere uno dei maggiori pittori siciliani del XVII secolo, viene considerato uno dei padri della cosiddetta scuola pittorica barocca acese.
Apprese inizialmente l'arte della pittura dal padre Antonio, ma poi probabilmente si perfezionò a Messina. Lavorò spesso per enti religiosi e le sue opere principali fanno spesso uso di soggetti a tema. Le sue principali opere d'arte si trovano in diversi edifici sacri, specie nelle chiese di Acireale (pala d'altare della chiesa degli Angeli, altre tele in Cattedrale) ma anche nella Pinacoteca Zelantea. Altre opere si trovano sparse in Sicilia, specie nella parte orientale; di queste tuttavia diverse vennero realizzate da discepoli di Platania.
La personalità di Platania era poliedrica, oltre alle arti parte dei suoi interessi erano rivolti all'ingegneria. Ad esempio durante la funesta eruzione del 1669 (l'eruzione che travolse la città di Catania) tentò insieme a don Diego Pappalardo e Saverio Musmeci, di deviare la colata, realizzando alcuni argini. Questo ardito progetto fu il primo tentativo di opposizione dell'uomo al vulcano, ma non ebbe successo anche per l'ostruzionismo di alcuni possidenti che temevano per le proprie terre. In quell'occasione ritrasse, in un'opera divenuta poi celebre, Catania investita dal fiume di fuoco. L'opera è attualmente esposta nella sagrestia della cattedrale di Catania.