Il MAVO è il risultato di un lungo percorso di collaborazione nato tanti anni fa tra la Soprintendenza e le istituzioni locali. Il grande impegno dell’Amministrazione Comunale, il lavoro sinergico istituito tra la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli e i Musei Reali di Torino, permettono oggi alla città di Livorno Ferraris di disporre di un’area espositiva che ristabilisce il rapporto diretto fra il territorio e la realtà museale, accogliendo i materiali provenienti dal territorio vercellese.
La realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità che ora unisce Torino a Milano, tra il 2001 e il 2003 portò alla luce testimonianze antiche e prima di allora sconosciute del territorio. Le nuove metodologie di archeologia preventiva hanno consentito il ritrovamento della necropoli romana di Livorno Ferraris, datata tra I e IV secolo d.C., importantissimo nuovo dato della storia del territorio.
L’esposizione attualmente allestita non si limita a presentare i corredi di Livorno Ferraris, ma restituisce anche la storia della parte sud della provincia di Vercelli; i nuclei, infatti, provengono anche da Balocco, dall’importante necropoli di Crescentino, e da Motta de’ Conti». Inoltre, il percorso è arricchito da pannelli esplicativi che, creando collegamenti utili al visitatore, danno vita a un percorso che attraversa il corridoio principale e le quattro sale espositive.