Costruito intorno al 1551 per volere del Maresciallo Charles Cossé de Brissac che, nello stesso anno aveva assediato la città di Chieri occupata dagli spagnoli durante le guerre franco-asburgiche. Brissac volle inserire all'interno delle cerchie murarie della cittadina cinque bastioni, il più importante dei quali venne chiamato appunto "della Mina" prendendo spunto dalle innovative tecniche dell'artiglieria diffusesi intorno al '500. Il progetto è di Francesco Berbardino da Camnago, conosciuto anche con il nome di Vimercate, ingegnere militare e governatore della città per conto dei francesi.
La forma pentagonale realizzata consentiva una copertura totale di fuoco lungo il perimetro delle muraglie stesse. Il Bastione della Mina è posto nella parte settentrionale di Chieri ed è caratterizzato da un lungo collo d'oca che lo protende verso la collina, con la funzione di difendere porta Vajro (porta Torino) e porta Moretto (porta Garibaldi).
Oltre al Bastione della Mina, vi sono anche altre mura superstiti di Chieri (della seconda cerchia, del Due-Trecento) che si conservano in lunghi tratti spesso celati da cortili. Si segnalano il forte della Rocchetta, in piazza Europa, edificato nel Trecento e rifatto nel Cinquecento.
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