La Pinacoteca comunale di Deruta ha sede nel palazzo dei Consoli la cui costruzione risale al Trecento. Inaugurato all'inizio del '900. Nell'atrio del palazzo comunale sono conservati vari reperti archeologici e frammenti architettonici di epoca medievale e rinascimentale, dei quali però non è nota la provenienza o il luogo di ritrovamento.
Di particolare interesse sono una bifora trecentesca, forse appartenente a un'ala demolita del palazzo, una stele frammentaria con iscrizione dedicatoria all'imperatore Adriano, un' anfora romana in terracotta, una colonna sormontata da un capitello, una statua priva di testa raffigurante il Dio Tiberino, una lastra altomedievale con motivi decorativi animali e vegetali e un prospetto di tabernacolo del XVI sec. in pietra serena. L' ingresso all'atrio è libero. A sinistra si trova l'ingresso alla pinacoteca da dove incomincia il percorso espositivo.
Al primo piano sono esposte opere provenienti dalle chiese di Deruta e dall'ex ospedale di San Giacomo, tra cui la Madonna dei Consoli e il Gonfalone di Sant'Antonio Abate, di Nicolò Alunno e l'affresco staccato Padre Eterno con i santi Rocco e Romano di Perugino, proveniente dalla chiesa di San Francesco. Notevole anche un messale francescano risalente al XIII secolo.
Al secondo piano è custodita la Collezione Lione Pascoli, donata la comune di Deruta nel 1931. Tra i dipinti, raccolti fin dal Settecento, spiccano alcune opere di Giovan Battista Gaulli, Antonio Amorosi, Francesco Trevisani, Guido Reni, Sebastiano Conca e Pieter van Bloemen.