Il Piccolo Museo della Civiltà Contadina mostra utensili degli antichi mestieri e arredi della civiltà rurale, si sviluppa in tre ambienti presenti in due casette.
In un locale degli anni ’50, costruito con mattoni di fornace di misura non comune, è presente un primo ambiente all’interno del quale sono presenti in particolare: una cristalliera in castagno degli anni ’50, pentolame in rame per i diversi usi in cucina, coltelli ed accette (utilizzate soprattutto per sezionare i maiali), antichi ferri da stiro, una gabbia per uccelli fatta a mano, una vecchia rotella metrica, una sella d’asino ed altri arnesi ed utensili rurali.
Tipica è la porta in castagno massello (utilizzata a suo tempo da porta pollaio) ed ora trasformata in una piccola esposizione di vini DOC prodotti nel Savuto (celebrati da Mario Soldati, in uno dei suoi scritti “Vino al vino”). Ogni viticoltore del Savuto è presente con una o più bottiglie, di cui molte datate nel tempo.
Gli altri due ambienti sono costituiti da una piccola cantina e da una esposizione di arnesi rurali posti in una stanza caratterizzata dalla presenza di un muro originario costruito in pietra locale tipica è la “finestrella” che orna il muro. Nella cantina è di particolare interesse la “riempitrice”, vasca in ferro smaltato che presenta quattro canne per riempire contemporaneamente altrettante bottiglie. Sia la finestrella che la riempitrice sono state oggetto di interesse della redazione della rivista “Vita in campagna” (mensile di settore n. 1 in Italia) che ha fornito –tramite i loro esperti- notizie particolareggiate . In particolare (ed in sintesi) la “finestrella” rappresentava in origine un foro di aerazione mentre la “riempitrice”, arnese utilizzato in passato per riempire le bottiglie di vino tramite una particolare tecnica, pare sia stata prodotta tra gli anni 1930 e 1960.