Il suggestivo chiostro rinascimentale di un’ala dell’ex convento delle Grazie, con lunette del 1598 raffiguranti la vita di San Francesco, costituisce il primo impatto con il Museo, e poi le stanze dedicate a frantoio, grandi carri, macchine per la cernita dei grani, attrezzi per le riparazioni, cucina, telai, canapa e, nel seminterrato, una grande cantina.
Al primo piano si coglie ancor meglio la genialità e la fatica dei contadini nella varietà dei loro strumenti di lavoro. Qui con percorsi ben articolati gli oggetti documentano i grandi temi del lavoro contadino: grano, vino, granoturco, barbabietola, quotidianità, il tutto accompagnato da bellissime foto storiche alle pareti. Il rigore e la passione nella distribuzione dei temi e degli oggetti, dietro i quali si avverte sempre la presenza dell’uomo, fanno sì che il Museo materializzi nelle sue molteplici sfaccettature una lunga vicenda che ha segnato la storia della regione Marche: la mezzadria.