Il Museo comunale di Specchia nasce per salvaguardare la memoria storica del territorio e per incoraggiare l'utilizzo delle energie rinnovabili. Al suo interno si sviluppano tre temi principali: la civiltà contadina, il bosco e le fonti rinnovabili. A Specchia la relazione tra uomo, energia e natura è sempre stata molto stretta, a partire dall'uso domestico dell'energia naturale, il focolare e il bosco, fino allo sviluppo dell'economia locale attraverso l'attività della produzione di carbone, necessario anche ad alimentare la locale Centrale a gas povero, chiusa nel 1938. La tradizione continua ancora oggi, grazie alla innata inclinazione della città all'uso di fonti rinnovabili per il fabbisogno energetico.