I pezzi che ornano il Museo sono oggi più di cento; un numero modesto in verità e che rispetta solo in parte la realtà contadina e montanara di ieri. Ma bisogna subito precisare che esso non è sorto con intenti di completezza (ammesso che si possa tendere a questa meta: quali sono gli oggetti da museo?), né lo avrebbe potuto, per molte ragioni, fra cui l'esiguità dello spazio disponibile e la mancanza dei mezzi economici che un'iniziativa più ambiziosa avrebbe richiesto. Nato un po' casualmente e affidato alle cure disinteressate di persone del luogo che quegli oggetti hanno usato o comunque conosciuto in un passato abbastanza recente - un passato che oggi è stato in gran parte spazzato via dalla corsa frenetica verso il fondovalle industrializzato che ha in pochi anni mutati i modi di vita e spopolato il vallone - il Museo si è infatti arricchito a poco a poco di quel tanto che si è riusciti a salvare dall'incuria e dall'abbandono e anche dalla rapacità degli antiquari e dei ladri".
Ulteriori reperti, offerti da donatori con- vinti della bontà di questa operazione, vanno comunque aggiungendosi via via, cosicché l'inventario è in continuo arricchimento. La raccolta manterrà in ogni modo il suo carattere locale, senza d'altra parte indulgere troppo alla preoccupazione di evitare doppioni con i musei delle valli vicine, di Prali in particolare: a chi sappia osservare, non sfugge l'originalità di ogni singolo oggetto, come avviene per ogni prodotto artigianale, che sempre conserva una personalità propria, irripetibile.