Restano a Gorzegno numerosi edifici storici risalenti perlopiù dalla fine del XVI agl'inizi del XIX secolo, molti dei quali sono attualmente in stato di abbandono parziale o totale, o fortemente alterati nelle loro strutture originarie. Un censimento di tutti gli edifici e un'indagine sulle loro origini ed evoluzione è stata compiuta a partire dal 2020 dagli storici Walter Accigliaro e Giordano Berti che hanno provveduto a ricostruire la storia di Gorzegno sulla base di documenti attendibili. Da quella ricerca è sorto, su ideazione di Romano Vola, già Sindaco di Bergolo, il Nasc - Museo delle Pietre parlanti, un percorso a cielo aperto dove ogni edificio è dotato di un'apposita didascalia e di un codice QR che rimanda all'omonimo sito web contenente estesi approfondimenti e materiale fotografico.
Il percorso a cielo aperto include, oltre agli elementi architettonici antichi, una sezione d’arte contemporanea, curata da Giordano Berti, con opere donate da artisti di varia provenienza distribuite in vari punti del paese.
Una sezione etnografica, curata da Giordano Berti in collaborazione con l'art designer Letizia Rivetti, include vari manufatti in pietra della tradizione locale realizzati dalla fine del XIX alla metà del XX secolo.
Nel 2021 è stata inaugurata una nuova sezione intitolata "Le misteriose Pietre di Voynich", a cura di Giordano Berti, con opere degli scultori Nando Gallo, Ivano Ghiglia e Remo Salcio, ispirate alle illustrazioni del misterioso Manoscritto Voynich.