L’essenza contadina delle Langhe è stata raccontata nelle sue sfumature da due scrittori del Novecento che, più di chiunque altro, l’hanno resa celebre con i loro romanzi e i loro racconti: Beppe Fenoglio e Cesare Pavese. E se le loro pagine hanno reso immortale la terra de “La malòra”, tra queste colline il ricordo di quei tempi è ancora custodito gelosamente, tramandato dalle mani sapienti di coloro che la lavorano e ne preservano la bellezza.
Il Museo della Langhe racchiude questi segreti, svelando al visitatore le arti e i mestieri dei tempi passati, accompagnandolo in un viaggio nella Storia dei campi e degli uomini e donne che li hanno resi Patrimonio dell’Umanità, tutelati dall’Unesco.
Per comprendere al meglio questo territorio, con la sua cultura e le sue tradizioni contadine, il Castello, impreziosito da diverse Sale di rara bellezza, offre in mostra gli attrezzi della vita rurale, accompagnati dai percorsi etnografici, arrivando infine a scoprire le memorie del Conte Camillo Benso, con i cimeli cavouriani, custoditi in quelli che furono i suoi appartamenti.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.