Il museo si articola in tre stanze. Si sono mantenute le vecchie, o forse possiamo dire antiche, strutture: i pavimenti in lastre di arenaria, le pareti a sasso scoperto, la travature in legno e, in un locale, il soffitto con volta a botte sostenuta da un arco di pietra. L’impianto elettrico è stato realizzato con le vecchie trecce, in uso cinquanta e più anni orsono, ed i tradizionali paralumi in lamiera smaltata; lampade a basso consumo energetico costituiscono l’unica concessione alla modernità.
Gli oggetti sono stati suddivisi, a seconda dell’uso a cui erano destinati, in nove sezioni così definite: Il calzolaio, Il falegname, La lavorazione del ferro, La casa, La fienagione, La lavorazione della pietra, La pastorizia, Il lavoro nel bosco, La lavorazione dei campi. Infine vi è un angolo dedicato ad oggetti che testimoniano del passaggio della guerra su queste montagne.Ciascun pezzo raccolto, in tutto oltre 250, è stato recuperato senza sottoporlo ad alterazioni di alcun genere.