Il museo, aperto dal 1995, sorge proprio nel centro storico, ai piedi della chiesa San Michele. Su circa 200 mq in cinque sale viene fatta rivivere la memoria delle tradizioni del paese.
La prima sala è dedicata alla lavanda e alla sua storia, che fin dall’antichità si interseca con quella del Ponente Ligure. Particolare risalto è stato dato alla figura di Aristide Martini, cittadino originario di Pigna e grande esperto di erbe aromatiche, al quale si deve l’invenzione dell’alambicco a doppia serpentina. La seconda sala è incentrata sul cibo dell’Alta Val Nervia, con il Fagiolo Bianco di Pigna Presidio Slow Food, la Lavanda Officinalis Imperia, il pane nero di Pigna, i ravioli alle erbe aromatiche, la pisciarada (sorta di torta salata con le patate), i funghi e le castagne.