Il museo è suddiviso in 11 sezioni disposte su due piani.
Al piano terra sono presenti le attività che si svolgevano prevalentemente all'aperto e che erano principalmente connesse all'allevamento, all'agricoltura, alla raccolta delle castagne, allo sfruttamento delle risorse boschive, all'edilizia, ma anche, in misura minore, all'apicoltura ed alla bachicoltura. Le risorse del bosco, La stalla, I lavori della terra, L'edilizia, La bachicoltura e l'apicoltura.
Al primo piano si trovano le attività connesse alla vita quotidiana e domestica, tra cui ad esempio le attività di filatura, di tessitura, nonché le attività produttive legate al saper fare degli artigiani, come il calzolaio, il falegname o il fabbro. Il fabbro, La cucina, La vita domestica e quotidiana, Il falegname, Il calzolaio, La filatura e la tessitura.
Le attività umane così ricostruite e delineate attraverso gli oggetti selezionati ed esposti fanno parte di un unico tessuto culturale proprio del mondo rurale prealpino, che ha subito nel corso della storia influssi provenienti da territori montani e da regioni di pianura, configurandosi inevitabilmente come un'area di transizione che ha gradualmente acquisito caratteri autonomi.