Gli oggetti raccolti e restaurati hanno trovato sistemazione all’interno del Palazzo Baronale nel salone adibito nei primi anni del ‘900 a scuola tipografica, in otto spazi espositivi, nei quali sono stati creati angoli rappresentativi della vita dedita al lavoro, alla casa ed alle cure parentali, degli abitanti di Gavignano e dei paesi limitrofi. Gli elementi che si è ritenuto di dover individuare come connotativi della quotidianità sono l’aratro, quale uno degli arnesi indispensabili alla sopravvivenza, l’orologio della chiesa per scandire il suono della campana, come simboli essenziali per determinare il trascorrere del giorno: il tempo del lavoro, il tempo del riposo, il tempo della preghiera, il tempo del divertimento, delle ricorrenze, delle stagioni, degli anni e finanche della morte.