Il museo è stato concepito dai suoi curatori, sulla base di spazi e degli oggetti a disposizione e con un criterio che coinvolga il visitatore in quella che era la vita rurale di un tempo, con i suoi luoghi di soggiorno e di attività lavorativa. Vi si possono ammirare diverse ambientazioni.
La cucina con il suo camino si trova generalmente al piano terreno e presenta la pavimentazione in lastre di arenaria tipica del luogo. Su di un lato si trova il lavello in sasso con l’immancabile secchio dell’acqua. Una tavola, alcune sedie ed un attaccapanni completavano il misero arredo
La camera da letto generalmente situata al piano superiore aveva una pavimentazione in legno con vistose fessure che favorivano il passaggio del calore proveniente dalla cucina sottostante. Il letto era costituito da due cavalletti di legno dove poggiavano alcune assi che sostenevano un materasso ripieno di foglie di mais (e paion). Per riscaldarlo si usavano le braci riposte in un apposito contenitore detto «suora», la quale veniva collocata all’interno del «prete» (apposito sostegno che teneva sollevate le lenzuola che altrimenti avrebbero potuto prendere fuoco.
La stalla, con annesso portico per il ricovero degli attrezzi è stata ricostruita fedelmente seppur in forma ridotta e rappresenta il cuore del Museo. L’ambiente odora di fieno e la mancanza degli animali, unico ausilio al faticoso lavoro nei campi, sembra quasi una casualità, anche se si possono ascoltare i loro versi.