Ospitato nella ex casa Golosio, abitazione padronale di una delle famiglie aristocratiche del paese, il Museo dell’archeologia e del territorio, trova spazio nell’edificio che, in origine, era appartenuto a don Agostino Meloni, rappresentante tra i più autorevoli e notabili della “Mamoiada bene”.
Si parte da un’avvincente sala dedicata al ricco patrimonio archeologico del paese di Mamoiada: un plastico dell’intero territorio locale e una moderna riproduzione de Sa Perda Pintà a grandezza naturale, accolgono il visitatore immergendolo in un suggestiva narrazione sui numerosi monumenti di Mamoiada, sulle origini del suo paesaggio antico e sulle tante evoluzioni storiche giunte fino a noi.
Nella seconda sala si vive un’esperienza sensoriale e moderna; qui il museo diventa habitat narrativo, luogo attivo di sperimentazione artistica e luogo della memoria. Le tecnologie multimediali usate per le interviste alla gente del posto, favoriscono l’approccio esperienziale e il linguaggio interattivo, valorizzando la partecipazione con il pubblico e con le comunità virtuali.
Per ultimo si arriva alla sala della narrazione, un piccolo spazio dedicato all’approfondimento e all’ascolto delle esperienze locali. Qui il visitatore vive grande coinvolgimento emotivo, con l’utilizzo di strumenti educativi non convenzionali.