Il museo del Lavoro è ospitato al secondo piano del Palazzo Mediceo di Seravezza, aperto al pubblico nel 1996 e ripercorre le attività produttive della zona e la loro evoluzione storica. Innanzitutto l'industria dell'estrazione del marmo, dalle vicine cave del Monte Altissimo, che è documentata da una serie di utensili, macchine e modelli di macchine sulle tecniche di escavazione, di trasporto e di lavorazione praticate nella zona.
Un'altra importante attività ripristinata dai Medici era quella dell'estrazione e lavorazione dei metalli, di origine molto antica, come la lavorazione del ferro, che viene documentata attraverso alcuni strumenti usati nelle ferriere e nelle officine artigiane.
Vi sono inoltre oggetti legati ad altre attività domestiche, come la tessitura, e vari attrezzi agricoli sia per la coltivazione di terreni montani, che pianeggianti. Numerose sono le fotografie e le schede che illustrano didatticamente la funzione dei vari oggetti esposti. Gli attrezzi da lavoro sono esposti in undici sale e sono databili tra la fine del Settecento e la metà del Novecento.