Il percorso museale si articola in più sezioni.
Al piano terra, di Palazzo del Capitaniato, poche immagini e brevi testi raccontano dell’ambiente e delle risorse naturali, degli uomini e delle donne della vallata. Un filmato d’epoca mostra il lavoro di una delle ultime fusinele, introducendo il visitatore alle tecniche di lavorazione.
Una sintesi storica, con le date più salienti degli avvenimenti che hanno interessato le attività minerarie e fabbrili locali, offre al visitatore una visione d’insieme di alcuni aspetti fondamentali della storia della Val di Zoldo.
Al piano superiore, in un unico grande spazio, fotografie, riproduzioni di documenti d’archivio, oggetti, accompagnano la narrazione che, dalle antiche miniere, attraverso l’attività dei forni fusori e dei magli, conduce alla produzione di chiodi Otto-Novecentesca. Un antico fusinal (focolaio), un banco di lavoro con attrezzi e incudine ricostruiscono la postazione del ciodarot. Su questo aspetto di storia più recente, il racconto rallenta per lasciare spazio alle testimonianze orali, all’esposizione degli attrezzi del chiodaiolo e alla varietà di chiodi prodotti.