Il Museo Etnografico del Bosco è ospitato all’interno di un vecchio fienile ristrutturato nel piccolo borgo di Orgia; si occupa di studiare, proteggere e divulgare informazioni sul bosco e sulle sue espressioni, con un'attenzione particolare alla diffusione del rispetto per la natura e per l'educazione ambientale. Partendo dalle testimonianze della vita e del lavoro dell'uomo nel bosco, racconta lo stretto rapporto che lega uomo e bosco, attraverso ad esempio lo studio dei vari mestieri che in passato erano svolti: carbonaio, taglialegna, e le attività produttive come il ciclo legato alla castagna.
La prima sezione del museo è dedicata al bosco e al suo legame con le emozioni. La successiva, invece, presenta il territorio illustrandone i segni, le tracce degli insediamenti e delle attività produttive, grazie a una collezione di strumenti, fonti orali e immagini di archivio.
Al piano superiore si trova poi un ricco campionario di oggetti della cultura contadina che rimandano alla vita nei poderi e alle mansioni di mezzadri e boscaioli. La maggior parte di questi reperti, donati dagli abitanti di Orgia, fa parte della collezione privata che ha costituito il nucleo inziale intorno al quale si è formato il museo etnografico ed evocano storie di un mondo ormai scomparso.