Il Museo Civico dì Taverna ha sede nell'antico complesso conventuale di San Domenico di Soriano, circa duemila metri quadrati di spazi espositivi, ove sono raccolte pregevoli opere di maestri ed artieri dei secoli XVII e XVIII, quali Gregorio e Mattia Preti, Giovan Battista Spinelli, Antonio Samelli. A Mattia Preti (Taverna 1613- Malta 1699), è dedicata la terza sala del settore A del museo.
Oltre a questa ci sono: la sala “Piterà Quattromani” in cui è esposto il mobilio dell’antica farmacia di Taverna, opera di falegnami intagliatori del secolo XIX.; la sala “Gregorio Preti” con sei dipinti due dei quali dell’artista da cui la sala prende il nome. Nella quarta sala detta “dell’arte lignea” sono esposte sculture lignee policrome dei secoli XVII-XVIII-XIX tra cui il “San Bonaventura” di Marco Santillo ed altre dodici della “Bottega dei Sarnelli” mentre quattro dipinti di ignoti artisti provinciali del XVII secolo riempiono la sala dei domenicani seguita dalla sala “Cua” nella quale si possono ammirare i ritratti ottocenteschi di Giuseppe Cua, medico della Regina Madre dei Borboni ed Antonio Cua, matematico ed ingegnere del santuario di Pompei; la sala “dell’arte serica” con tessuti e paramenti sacri realizzati da artieri del XVII-XVIII-XIX secolo e la sala “dei disegni e delle stampe” che espone un rarissimo disegno del Cavalier Calabrese raffigurante l’”Apoteosi” di San Pietro Celestino.