Al primo piano si trova la Sezione Archeologica che conserva le più antiche testimonianze del territorio sanremese a partire dall'epoca preistorica. I reperti archeologici sono qui perfettamente contestualizzati attraverso plastici e diorami che ricostruiscono tridimensionalmente gli ambienti del passato per coinvolgere il visitatore e suscitare il suo interesse.
Del periodo ottocentesco la sezione storica espone un'importante raccolta di cimeli e documenti garibaldini a testimonianza dello stretto legame tra Giuseppe Garibaldi e Sanremo, sua città d'adozione. Il nucleo più consistente di testimonianze garibaldine riguarda l'amicizia con la poetessa inglese Caroline Giffard Phillipson con la quale Garibaldi intrattenne per molti anni una fitta corrispondenza.
La Pinacoteca espone una ricca e preziosa raccolta di opere provenienti in gran parte dai lasciti delle antiche famiglie sanremesi Asquasciati e Ansaldi. La raccolta più significativa, per consistenza e valore artistico, è rappresentata dalla collezione di dipinti e stampe (dal Seicento al Novecento) del poeta Renzo Laurano (pseudonimo di Luigi Asquasciati 1909-1986) che documenta il gusto di una importante famiglia della borghesia illuminata tra Ottocento e Novecento.
La sala dedicata ad Antonio Rubino è un viaggio fantastico attraverso scenografie, teatri in miniatura, disegni a china, bozzetti per tessuti e tanti altri lavori caratterizzati da uno stile inconfondibile.