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Ogni prima domenica del mese, i musei, parchi archeologici e luoghi della cultura statali sono gratuiti.

Venne eretto su commissione di Alberto V d'Este (1385) su base quadrangolare, senza le ali laterali: era pensato come un piccolo luogo di ristoro, in cui consumare pasti e dedicarsi all'ozio, con una facciata urbana ed una seconda facciata nel giardino: come equivalente della villa suburbana dell'antica Roma, precedette il modello rinascimentale che a Roma fu rappresentato dal Belvedere costruito da Niccolò V.

Il palazzo è soprattutto famoso per gli affreschi del Salone dei Mesi, tra i cicli pittorici parietali a carattere profano più importanti del Quattrocento italiano. Il programma iconografico fu affidato all'astrologo e bibliotecario di corte Pellegrino Prisciano, vi parteciparono collettivamente i migliori pittori della scuola ferrarese, tra i quali Baldassare d’Este, Ercole de' Roberti e Francesco del Cossa. Resta controversa la possibile partecipazione alla realizzazione degli affreschi del pittore Cosmè Tura. Il nome della sala deriva dalle personificazioni dei mesi dell'anno, a ciascuno dei quali corrisponde un segno zodiacale e allegorie con le attività lavorative correlate. La fascia inferiore è decorata inoltre da Episodi della vita di Borso d'Este e quella superiore dai Trionfi degli dei. Ci sono pervenuti solo i mesi da Marzo a Settembre, leggibili in senso antiorario.

La successiva sala degli Stucchi o delle Virtù presenta un notevole soffitto a cassettoni e un fregio in legno e stucco realizzato dallo scultore Domenico di Paris e dipinto da Buongiovanni da Geminiano attorno al 1467. Nel fregio sono rappresentate le virtù cardinali, esclusa la Giustizia, e le teologali. Nella decorazione sono riprodotti oltre all'aquila estense gli emblemi e le imprese utilizzati da Borso in quanto l'ambiente era probabilmente destinato a sala per le udienze.

All'interno il percorso museale inizia dall'ala più antica, trecentesca, dove sono ospitate varie collezioni (pittura, bronzetti, avori, tarsie lignee, ceramiche graffite e medaglie). Le sale del quattordicesimo e del quindicesimo secolo contengono collezioni di antichità, monete e medaglie coniate da Pisanello da altri artisti del Quattrocento per commemorare singoli componenti della famiglia d'Este.

Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.

Orario Apertura

da Mar. a Dom.
10.00-19.00

Biglietti

Intero: € 12,00
Ridotto: € 9,00

Incluso entrata
Museo Lapidario

Servizi

  • Visite Guidate

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Via Scandiana, 25
44100 Ferrara
Tel: +39 0532 62038
4807
Aggiornamento Pagina: 28/06/2023
Lapidario Civico di Ferrara