Il Museo Civico dei Villaggi scomparsi, allestito nel 1996 e gestito dal Gruppo Bassa Padovana, si propone di illustrare, attraverso documenti, cartografie (in particolare mappe e foto aeree) nonché reperti archeologici, la storia degli antichi insediamenti della Bassa Padovana generatisi da impianti di bonifica agraria del periodo romano, sviluppatesi notevolmente tra i sec. X – XII e poi scomparsi tra i sec. XIV e XV.
Il museo si articola in tre aree: la sala di ingresso è di introduzione generale; in essa si illustrano le metodologie di ricerca utilizzate per identificare fisicamente le località in cui sorgevano questi primi agglomerati, le condizioni ambientali con cui si trovarono a coesistere, le trasformazioni subite dal territorio e le tracce (sotto forma di reperti) lasciate da questi nostri antichi progenitori. In questa prima sala, a scopo storico-didattico, è stato installato il plastico di un tipico villaggio alto-medievale con capanne di legno e paglia e chiesa (unico edificio in muratura).
La seconda area del Museo è dedicata alla descrizione di alcuni Villaggi Scomparsi di cui si è potuto determinarne con certezza l’esatta ubicazione grazie ai tre tipi di testimonianze su cui si è sempre basato il nostro studio: la testimonianza scritta (talvolta anche quella orale), la testimonianza cartografica-fotografica e la testimonianza oggettiva. La terza ed ultima area del museo è interamente dedicata al Villaggio di Villa.