Il Museo, sorto grazie all`opera del Cavaliere Goffredo Bellini (1870-1947), collezionista asolano che, agli inizi del XX secolo, cominciò a dare una prima e provvisoria organizzazione a una vastissima raccolta di oggetti di ogni genere e di ogni epoca, legati in gran parte alla storia della città e del territorio, risultato non solo delle sue personali ricerche, ma anche frutto di munifiche donazioni di concittadini interessati alla conservazione di un patrimonio storico e culturale comune.
Alla collezione del Bellini si affiancarono nel corso degli anni altri materiali provenienti da scavi e ricognizioni nell'area, depositati presso il museo dalla Soprintendenza Archeologica della Lombardia. Importanti benché quantitativamente modesti sono i rinvenimenti di materiale neolitico della cultura del vaso a bocca quadrata e dei materiali dell'età del rame (frammenti di ceramica di tipo campaniforme e di tipo Chassey-Lagozza), oltre ad alcune asce neolitiche in pietra verde dal territorio.
Più significativi e abbondanti sono i materiali della cultura di Polada (età del bronzo antico, olle e boccali di impasto) e materiali della cultura palafitticolo-terramaricola (età del bronzo medio e recente, ceramica di impasto, bronzi, osso lavorato).
Sporadici e poco contestualizzati risultano invece i rinvenimenti dell'età del ferro, anche se sono presenti materiali che trovano confronti con contesti importanti come Fontanella Mantovana per la prima età del ferro e l'Etruria padana per l'epoca arcaica, mentre sono presenti materiali molto interessanti da contesti celtici (armi, gioielli, ceramica) che trovano confronti nella importante necropoli di Carzaghetto e di Remedello.
Per le epoche più recenti, oltre a materiale romano di varie classi purtroppo con pochi dati di rinvenimento (ceramica fine da mensa, ceramica comune da mensa e da cucina, anfore, lucerne, vetri, metalli, una piccola raccolta numismatica e alcune epigrafi, tra cui di rilievo un testo tardoantico con dedica di un impianto termale), sono presenti alcuni materiali da contesti di scavo: in particolare sono interessanti i complessi funerari rinvenuti nei pressi di Asola che documentano un momento avanzato della romanizzazione delle popolazioni celtiche stanziate in pianura padana (Asola, Fondo Pasquali e Sorbara, Palazzina Fiorita).