Al primo piano del palazzo, cui si accede salendo un ampio scalone che la tradizione dice disegnato da Filippo Juvarra, è situata la Sala Assandria, già allestita agli inizi del Novecento da Assandria e Vacchetta per ospitare i reperti provenienti dagli scavi di Augusta Bagiennorum. Vi sono murati gli stipiti in marmo di due delle tre porte che decoravano la scena del teatro, oltre a frammenti architettonici in marmo e stucco (cornici, capitelli, ecc.), antefisse in terracotta, epigrafi e laterizi con bollo provenienti da vari edifici della città antica. Al centro, una grande vetrina conserva i corredi delle sepolture rinvenute nella necropoli meridionale (I secolo d.C.), ceramica fine e di uso comune, vetri, lucerne, utensili ed oggetti di ornamento (fibule, anelli, appliques) in bronzo, monete, oltre ad alcune teste in marmo.
Nella seconda sala fa bella mostra di sé la raccolta degli stemmi delle famiglie che si sono succedute in Bene e la serie numismatica delle medaglie riproducenti tutti i personaggi di Casa Savoia. In un angolo si notano alcune chiavi di volta scolpite ed appartenenti all'antica Pieve. La terza sala, allestita dagli Amici di Bene, raccoglie cimeli che testimoniano il passaggio di Napoleone in città.