Il Museo di Angera raccoglie nel porticato e nelle sue due sale i reperti archeologici provenienti da ritrovamenti e scavi condotti sul territorio dalla fine del 1800. Questi narrano la storia del popolamento umano a partire dalle origini, cioè dal ritiro dei ghiacci avvenuto alla fine del paleolitico circa 11.000 anni fa. Si tratta delle testimonianze più antiche del popolamento umano per il territorio varesino.
Più numerosi sono i reperti di epoca romana: iscrizioni, resti architettonici, oggetti di vita quotidiana restituiscono l’immagine di un abitato popoloso, il cui approdo all’imbocco meridionale del lago Maggiore costituiva il punto d’incontro tra cultura mediterranea e culture transalpine.
L’antico nome di Angera riportato dalle fonti, Statio, indica la natura di bacino portuale della località, all’incrocio di vie d’acqua e itinerari terrestri.