I vari materiali della Civiltà Contadina provenienti da Civita, da Fallo e da altri centri vicini, sapientemente restaurati dai soci di ‘Calliope’ sono esposti per lo più nella prima grande sala e fanno corona al carro, donato da Rocco Ciarico. Gli oggetti, suddivisi per le antiche attività, sono disposti in quest’ordine: all’ingresso, a sinistra l’angolo del ciabattino, a cui segue quello del falegname; di seguito la cucina e l’acquaio, il settore della vendemmia e quello della filatura.
Nella sala successiva quattro vetrine espongono materiale mineralogico (oltre 800 pezzi), acquisito di recente da Erminio Di Carlo e altra oggettistica di vario interesse e cronologia. Ai frammenti ceramici di età romana (orli di dolii, tegoloni, anse di vaso) si contrappongono oggetti militari relativi alla seconda guerra mondiale ed utensili vari datati tra il secolo XIX e la seconda metà del XX. Al centro dell’ambiente fa bella mostra di sè la piccola campana bronzea del 1694, rinvenuta, secondo la tradizione, a Penna Pizzuta tra le rovine di S. Maria del Perdono.
Nell’attiguo corridoio sono esposte le riproduzioni fotografiche in bianco e nero della gente di Civitaluparella nei suoi costumi, nelle sue feste, nel suo lavoro e le immagini a colori del paese e del suo territorio. A queste si accompagnano riproduzioni di mappe, carte e documenti antichi inerenti la storia locale.