Il Museo Archeologico Nazionale di Parma è uno dei più antichi musei d’Italia: istituito nel 1760 per ospitare il prezioso materiale proveniente dagli scavi della città romana di Veleia, si è arricchito in più di due secoli con l’acquisizione di materiali Egizi, Etruschi e Romani, ma soprattutto è stato sin dalla fondazione punto di riferimento per le ricerche archeologiche nel Ducato. Espone infatti i reperti provenienti dagli scavi scientifici condotti nel corso dell’Ottocento e del Novecento in tutto il parmense, svelando ai visitatori la storia del territorio dal Paleolitico all’Alto Medioevo.
Al primo piano, oltre ai materiali veleiati e alle collezioni acquistate nell'Ottocento, sono esposti i marmi dalla raccolta Gonzaga e da quella dei Farnese. Si segnalano tra questi ultimi la testa di Zeus proveniente, come i colossi in basanite esposti in Pinacoteca, dagli scavi di Francesco Farnese sul Palatino, nonché una splendida replica dell'Eros di Prassitele.
Notevoli tra i pezzi della collezione egizia il rilievo del dignitario Amenemone (epoca di Amenophis III, 1405-1370 a.C.); tra i vasi greci, una kylix di Oltos (520-510 a.C.).