Il museo ha funzione di museo del territorio della colonia romana di Urbs Salvia e offre una ricca esposizione di materiali provenienti da indagini e ricerche avviate già nel ‘700, mirata ad approfondire i temi della romanizzazione del sito.
Il percorso espositivo si articola su due piani (collegati da ascensore): al piano terra il visitatore è accolto da un unicum del Piceno romano: l’imponente cratere neoattico in marmo di età augustea, ma reimpiegato come materiale da costruzione in murature tarde, decorato con una sorta di danza processionale di ninfe a bassorilievo. Seguono alcuni spazi destinati a esposizioni temporanee e un’intera sala è dedicata al Tempio della Salus Augusta, con due capitelli corinzi provenienti dal complesso cultuale; altri spazi sono riservati a ritrovamenti sporadici (antefisse in terracotta, un piccolo altare votivo, tegole dipinte, ecc.), mentre in un’altra è esposto un raro omphalos in marmo.
Al piano superiore sono esposti i ritratti rinvenuti nel criptoportico, gli affreschi delle pareti, le statue provenienti dal teatro e le monumentali iscrizioni dell’anfiteatro che forniscono una tangibile dimostrazione della ricchezza della città nella prima epoca imperiale. Sono esposte le collezioni numismatica ed epigrafica e vasta è la campionatura di ceramica comune.
Di straordinaria importanza sono 2 piccoli frammenti dei Fasti Consolari e Trionfali, tra i pochi incisi su pietra noti fuori Roma.