La sede museale è il cinquecentesco convento cistercense di Santa Maria del Soccorso, meglio conosciuto ancora oggi come Badia, ampliato nel ‘600 con la costruzione del chiostro e nel ‘700 con la nuova al prospiciente alla piazza Sant'Angelo.
Il Museo illustra la storia ed i caratteri degli insediamenti umani nel territorio di Licata e della bassa valle dell’Imera meridionale. La montagna di Licata, dove sorge oggi la città moderna, e le altre limitrofe, poste al controllo del fiume Imera sono state fin dalla preistoria luogo di insediamenti umani. In particolare sulla Montagna di Licata sorgeva un centro greco-arcaico che si espanse in periodo ellenistico sulle vicine alture di Monserrato e monte Sole. In esso nel 280 a.C. il tiranno di Agrigento, Finzia, trasferì le popolazioni di Gela, dopo la distruzione di quest’ultima, fondando una nuova città che prese il nome di Phintias.
Le collezioni Sono quelle provenienti dagli scavi condotti negli ultimi decenni dalla Soprintendenza di Agrigento nel territorio di Licata e della bassa valle dell’Imera. Il museo possiede inoltre una collezione di arte medievale, e alcune tele provenienti dai conventi soppressi nell’800.