Il complesso conventuale di Santa Caterina in Finalborgo, fondato nel 1359 dai Marchesi Del Carretto, sorse in un’area contigua alle mura occidentali del Burgus Finarii. Dopo la sua trasformazione in carcere tra 1865 e 1965, con il successivo restauro è diventato un polo culturale, sede del Museo Archeologico del Finale, della Biblioteca Civica e pinacoteca.
Poche aree italiane hanno fornito, come il Finalese, tante testimonianze delle diverse specie umane succedutesi tra il Paleolitico inferiore e superiore (350 mila-10 mila anni fa). Il Museo Archeologico del Finale (MAF) costituisce una delle realtà culturali più significative nell’ambito della Preistoria italiana ed europea, grazie al contesto territoriale nel quale è inserito, particolarmente ricco di siti archeologici in grotta, indagati scientificamente da circa 150 anni, che sono diventati un punto di riferimento per la ricerca internazionale.