Attorno al nucleo di quadri di Achille Capizzano (una ventina) che documentano un percorso artistico compiuto nel corso degli anni trenta-cinquanta, è raccolta la produzione di tanti artisti calabresi della diaspora, ricostruendone i contesti culturali, sullo sfondo della situazione artistica nazionale e internazionale.
Una delle raccolte principali riguarda gli ultimi quarant’anni del Novecento e il primo decennio del XXI secolo, con una cinquantina di artisti calabresi individuati fra quelli della diaspora e gli stanziali: Mimmo Rotella, Luigi Di Sarro, Antonio Violetta, Giuseppe Gallo, Alfredo Pirri, Luigi Magli, Anna Romanello, Aldo Turchiaro, Sergio Ruffolo, Giovanbattista Salatino, Nunzio Solendo, Fiorenzo Zaffina, Francomà, Francesco Guerrieri, Pietro Perrone, Giancarlo Cauteruccio, Luigi Malice, Ugo D'Ambrosi, Max Marra, Domenico Lo Russo, Franco Flaccavento, Giulio Telarico, Tarcisio Pingitore, Rocco Pangaro, Anna Romanello, Ernesto Spina, Emilio Servolino, Francesco Correggia, Mario Parentela, Franco Lupinacci, Antonio Pujia Veneziano, Salvatore Anelli, Vincenzo Paonessa, Sebastiano Dammone Sessa, Salvatore Dominelli, Giuseppe Arabia, Antonio Pugliese, Giuseppe Negro, Elda Longo, Fabio Nicotera, Vincenzo Marsiglia, Ilario Quirino, Michele Marzo, Domenico Cordì, Giulio De Mitri, Marcello Guido, Gabriele Marino, Salvatore Pepe, Niccolò De Napoli, Sonia Talarico, Alessandro Forte, Milton Blas Verano, Erelin.