Il coro delle monache, opera di Filippo da Caravaggio, è un edificio del monastero di Santa Giulia, compreso tra la chiesa di San Salvatore e la chiesa di Santa Giulia, costruito tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento come coro per San Salvatore.
Il coro è oggi all'interno del percorso espositivo del Museo di Santa Giulia e vi si trovano esposti i monumenti funerari di età veneta, dei quali sono qui raccolti alcuni pregevoli esemplari, tra cui il Mausoleo Martinengo ed il Monumento funebre di Nicolò Orsini. Gli affreschi alle pareti sono di Floriano Ferramola e Paolo da Caylina il Giovane e risalgono agli anni 1520.
L'edificio si sviluppa su due livelli: il piano inferiore costituisce l'antico sagrato coperto previsto per accedere a San Salvatore una volta occlusa la facciata, modificato poi dal Tagliaferri nella seconda metà dell'Ottocento inserendovi le volte a crociera su pilastri binati.
Il piano superiore è invece il coro vero e proprio, formato da un ambiente molto alto coperto da volta a botte collegato a est con San Salvatore tramite tre piccole finestre dotate di grata, a ovest con Santa Giulia tramite un arcone, anch'esso sbarrato dal pannello divisorio prima citato.