Edificato intorno alla seconda metà del IX secolo sulle pendici del colle Colcù e successivamente modificato verso la fine del Cinquecento grazie alle intenzioni del Cardinale Evangelista Pallotta di volerla adibire a propria residenza estiva apportandone migliorie in stile rinascimentale per celebrare il prestigio dei Pallotta che ha annoverato ben quattro Cardinali nella propria famiglia.
In tempi recenti il castello che conserva ancora intatta la cinta muraria, il cammino di ronda, le merlature guelfe ed il ponte levatoio venne prima chiuso e poi riaperto al termine dei lavori di restauro condotti in riparazione dei danni causati dal terremoto del 1997. Attualmente possono essere visitati almeno venti ambienti fra cui la sala delle carrozze, la sala delle armi in cui sono custodite armature, spade, alabarde e fucili, la cucina che conserva oggetti in rame, terracotta e ceramica, la camera da letto, la sala da pranzo decorata da ceramiche marchigiane realizzate nel XVIII secolo, la biblioteca il salotto giallo arricchito da un dipinto di Simone de Magistris pittore manierista locale e la cappellina interna. Tutti gli spazi constano di arredi e tendaggi originali del cinquecento e del seicento ottimamente conservati.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.