Nel 1926 Luigi Robecchi Bricchetti, ingegnere ed esploratore pavese cui si deve un importante contributo allo studio della Somalia, ha donato al Comune di Pavia la propria raccolta di materiali legati alle esperienze in Africa: carnet di viaggio, libri, manoscritti, lastre fotografiche, monili, abiti, calzature, stoffe, ecc. Il Museo Coloniale, come viene chiamato al momento della nascita, si è poi ampliato di successivi nuclei, sia pure meno consistenti: il legato Giovanni Boretti, trentaquattro tra oggetti eritrei raccolti durante la sua permanenza come maggiore dell’esercito nel 1887, e quello di Enrico Petrella, ventinove oggetti somali riportati dal giovane aviatore, morto venticinquenne a Mogadiscio nel 1921.