La Collezione nasce per volontà del primo professore di Archeologia dell’Ateneo pavese, Pietro Vittorio Aldini, come “Gabinetto di Numismatica ed Antiquaria” nel 1819 con una finalità principalmente didattica, e per questo si compone di diverse classi di materiali che interessano un ampio arco cronologico, dalla protostoria alla tarda antichità, includendo anche una piccola sezione di arte egizia con due mummie.
Tra i reperti esposti nel Museo si segnalano le terrecotte votive etrusche, dono di Papa Pio XI, una significativa raccolta di ceramica dipinta e figurata, una serie di bronzetti e suppellettili bronzee, elementi architettonici ed epigrafi, anche di provenienza locale, e la ricca collezione numismatica. Il Museo ospita anche una piccola campionatura di opere scultoree, nella quale spicca, per il suo alto valore storico-artistico, la bella testa dell’Afrodite Sosandra, copia romana in marmo greco del celebre capolavoro di Calamide.
Infine, in ossequio alla sua vocazione didattica, all’inizio del Novecento, la raccolta si arricchisce di una collezione di gessi (Gipsoteca) che comprende circa una trentina tra calchi e riproduzioni di significative opere scultoree dell’arte greca.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.