Il Museo civico archeologico della Spezia è stato fondato nel 1873 intorno ad un primo nucleo di raccolte naturalistiche donate da Cesare Podenzana (1840-1884). Con l'aiuto del geologo spezzino Giovanni Capellini, il museo accolse reperti archeologici venuti in luce durante gli scavi dei bacini e delle darsene dell'Arsenale Militare e i documenti riguardanti la storia della città. Il continuo afflusso di materiali archeologici, naturalistici, etnologici e di varie donazioni ha determinato nel tempo vari spostamenti della sede del museo: da piano terra del Teatro civico, alle case municipali di Corso Cavour, alla sede del liceo cittadino, alla Palazzina Crozza, al convento di Santa Chiara, fino all'attuale sede, il Castello di San Giorgio.
Il museo conserva numerosi reperti provenienti dal locale territorio, che offrono testimonianze umane dalla Preistoria fino al Medioevo. Le prime produzioni di statue stele risalgono al IV millennio a.C.
La visita è programmata secondo due percorsi complementari, conseguenti o alternativi: al piano inferiore sono ospitate testimonianze della vita del territorio dal pleistocene alla romanizzazione e sulla formazione della stessa raccolta museale, al piano superiore sono conservati i reperti romani provenienti dall'area di Luni (val di Magra) e già facenti parte della collezione Fabbricotti.