Dopo il nuovo allestimento, il materiale del Museo è distribuito in venti sezioni. Entrando nel chiostro ci si immerge subito in un’atmosfera di altri tempi, quasi in un salto all’indietro nel tempo. In una spettacolare cornice di immagini religiose che ci riconducono alla vita semplice e schietta dei nostri bisnonni è allestita la sezione dedicata alla cerealicoltura, al mestiere del ramaio, all’economia boschiva, alla bottega del bottaio.
Nel seminterrato è ricostruito, invece, l’ambiente rurale e la cantina mentre al pianterreno sono allestite il mondo dell'infanzia, l’aula scolastica; la religiosità popolare. Salendo la scala di accesso ai piani superiori è possibile vedere la canestraia e poi, giunti al primo piano, il sediaio, l'impagliatrice, il calzolaio, la canapicoltura e la tessitura, il lavoro agricolo, la vita familiare (con la donna, la cucina, la camera da letto), l’allevatore e il cacciatore.
Nel salone del Quarto Stato, infine, sono allestiti il facocchio (il costruttore di carri) di Viterbo, il vasaio di Vetralla, la sezione storica canepinese. Percorrere le sale del museo è un tuffo nel passato particolarmente avvincente che ci permette di riscoprire e mantenere vive le nostre radici.