Gli scopi primari del MAVNA sono quelli di custodire, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio archeologico e storico del territorio dell’antica città falisca di Narce e il territorio della Valle del Treja, nei comuni di Mazzano Romano e Calcata, al fine di preservare la memoria, contrastare la piaga degli scavi illeciti (eseguiti dai cosiddetti tombaroli), favorire la conoscenza critica del passato e sostenere lo sviluppo culturale e sociale.
Il museo è nato con un forte connotato civico e contribuisce a formare le nuove generazioni al rispetto e alla tutela del patrimonio culturale e archeologico. Esso si propone come centro informativo territoriale dedicato alla cultura falisca, in sinergia con il Parco Regionale Valle del Treja e la competente Soprintendenza.
Il MAVNA dispone di una piccola collezione archeologica ma grazie ad accordi con diverse istituzioni museali ospita ricostruzioni virtuali e filmati di reperti archeologici. In tal modo si favorisce il "ritorno virtuale" del patrimonio archeologico del sito di Narce attualmente disperso tra diversi musei europei e internazionali. Tra i musei italiani con reperti archeologici provenienti da Narce si ricordano il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, il Museo Archeologico Nazionale dell'Agro falisco al Forte Sangallo di Civita Castellana, il Museo Nazionale Preistorico Etnografico Luigi Pigorini a Roma, il Museo delle Antichità Etrusche e Italiche - Sapienza Universitá di Roma, il Museo Archeologico Nazionale di Firenze; nel resto del mondo invece reperti da Narce si trovano al Penn Museum di Philadelphia, al Chicago Field Museum, al National Museum of Natural History dello Smithsonian Institute a Washington DC, al British Museum di Londra, al Museo del Louvre di Parigi, al Museo Nazionale Danese a Copenhagen.