Il Mitreo di Marino è stato edificato su una preesistente cisterna scavata nel tufo e vi si accede attraverso una galleria lunga 29 metri e larga 3 metri.
Sulla parete in fondo si trova la raffigurazione della tauroctomia: il dio Mithra, con indosso abiti orientali (mantello stellato, cappello frigio e calzoni), è rappresentato nell'atto di tagliare la gola al toro bianco; in basso un cane ed un serpente bevono il sangue che esce. Lateralmente sono immortalate le fasi più significative del mito. Le raffigurazioni di sinistra sono: la lotta tra Giove ed i Giganti; Saturno sdraiato; la nascita di Mitra da una roccia; Mitra che cavalca il toro bianco. A destra: Mitra trascina il toro per le zampe posteriori nella grotta; Mitra inizia il Sole ai misteri; le due divinità stringono la mano destra diventando alleati; Mitra fa uscire l'acqua da una roccia.
Oltre alla raffigurazione, si possono osservare lungo la cisterna, alcuni resti di legni che documentano vari arredamenti e oggetti di decoro oltre a piccole rientranze delle pareti che servivano per porre le luci mentre all’inizio della stessa, si trovano le figure di Cautes e Cautopates, i famosi Dadofori uno portante la fiaccola alzata e l’altro abbassata.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.