La chiesa di Santa Maria Assunta (o "in Piazza") venne fatta costruire da Onorato II Caetani d'Aragona, conte di Fondi, su una chiesa preesistente attestata fin dal 1126. I lavori di rifacimento iniziarono nel 1487 e l'epigrafe sita alla sinistra dell'ingresso principale c'informa che la costruzione della chiesa era conclusa nel 1490.
L'interno della chiesa è a croce latina, con tre navate separate da archi a sesto acuto in piperino poggianti su pilastri, il transetto e un'abside in fondo a ciascuna delle navate; la copertura della navata centrale e del transetto è a capriate; le navate laterali sono coperte da volte a crociera ogivali.
Al termine della navata centrale sorgono sono due pregevoli pulpiti marmorei gemelli poggianti su colonne e con le balaustre scolpite a bassorilievo; i due manufatti sono attribuiti all'officina di Tommaso Malvito, operante a Napoli nel XV secolo.
A ridosso delle pareti fondali del transetto, si trovano due cappelle in piperino: quella a sinistra, databile alla fine del Cinquecento, conserva il tabernacolo del 1491 in marmo policromo (bottega di Tommaso Malvito) commissionato dal conte Onorato II Caetani. Nella cappella di destra, fatta costruire nel 1613 dalla nobildonna napoletana Beatrice Ottinelli, si trova l'altare dedicato alla Vergine Assunta su cui è posta la nicchia con la statua lignea policroma della "Madonna del Cielo tra due angeli" realizzata nel 1611 dallo scultore napoletano Aniello Stellato per incarico del Comune di Fondi.
Nell'abside si conserva la grande pala d'altare, Morte e Assunzione della Vergine (1534), attribuita all'officina di Giovanni Filippo Criscuolo; sono ora collocati in una navata gli stalli superstiti del coro ligneo quattrocentesco, opera di maestranze tedesche operanti a Napoli.
L'altare della prima cappella nella navata sinistra, eretta dal nobile fondano Albino Saratti e dedicata allo Spirito Santo, è ornato dal polittico della Trinità tra i santi Giacomo e Giovanni, datato 1569, opera del pittore Gabriele da Feltre.
La chiesa ospita anche i quadri d'ispirazione raffaellesca della Trasfigurazione e della Disputa del Sacramento, nonché due opere di Giovanni da Gaeta: una Pietà e il trittico della Natività di Gesù. Vi è anche una tela raffigurante la Madonna del Rosario, opera di Sebastiano Conca; dello stesso autore anche un quadro raffigurante la Vergine con il Bambino tra angeli. Si ammira inoltre una tavola, replica autentica di Giulio Romano, con la Madonna con il Bambino tra Angeli e Santi. Di minore importanza sono i quadri, di ignoti autori: Battesimo di Gesù; San Leonardo, san Lorenzo e santo Stefano; Gesù crocifisso con le anime del Purgatorio.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.